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A TU PER TU – Annamaria Ferramosca

La caratteristica di Annamaria Ferramosca che emerge, sia dalla lettura dei suoi libri sia dai dialoghi e dalle presentazioni, è la ricerca di un impegno non di maniera e la volontà di estendere il rapporto tra la parola e il mondo, generando fertili contaminazioni.
Il suo è uno sguardo aperto, non in modo retorico o formale. È caratterizzato da un aspetto tutt’altro che frequente, nel mondo letterario e non solo: un desiderio di condivisione fattivo. Il contrario dell’individualismo. Dettò così sembra poco e sembra scontato. In realtà coloro che davvero rinunciano a parte del proprio individualismo per andare oltre “i cerchi e i circoli” sono pochi. Annamaria Ferramosca ha un proprio universo espressivo. Ma ricerca anche, con sincera costanza,  i lavori di gruppo, corali, gli spartiti per duetti o per strumenti che cercano accordi e concerti.
L’impegno a cui si è accennato si abbina anch’esso, senza stridore e senza forzature, alla descrizione di sentimenti assolutamente intimi. L’autrice sa rendere metafora sia la sua emozione e lo stupore per la crescita di sua nipote, sia lo smarrimento e il dolore per le ingiustizie del mondo, per gli squilibri e le sopraffazioni di cui il nostro tempo si rende complice.
Avrei voluto esimervi ed esimermi dal “mantra” dell’invito alla lettura dell’intervista completa. Non mi è possibile. Perché solo le risposte nel loro contesto danno senso e misura a quanto qui accennato in modo succinto, per cenni.
Buona lettura, quindi, a tutti i “dedalonauti”, IM
A TU PER TU
UNA RETE DI VOCI
Andare per salti copertina

 

5 domande

a 

Annamaria Ferramosca

 

1 ) Il mio benvenuto, innanzitutto.

Puoi fornire un tuo breve “autoritratto” in forma di parole ai lettori di Dedalus?

Mi autoritraggo: ho profilo di donna, ma da sempre mi sono percepita come “persona”, essere che, al di là della propria esperienza di genere, sente di avere un potenziale cognitivo e creativo espressione dell’umano, nella sua interezza e varietà. Il risultato è quello che forse emerge dalla mia scrittura, di una sempre inquieta scrivente, che ha amato e continua ad amare questo prodigiomistero che è la vita e che si lascia attraversare dalle alterne vicende cercando un punto di equilibrio almeno sulla carta, con l’aiuto delle parole. E la mia modalità di ricerca, intravista fin da bambina, è quella del crescere nel confronto continuo delle esperienze, attraverso lo scambio reale con gli altri, quotidiano e del vigile sguardo sul mondo. Ma tutto questo lungo un’intera vita davvero non basta, non basta –l’ho compreso presto– perché l’incontro con altri vissuti e visioni deve essere il più largo possibile e può avvenire soltanto attraverso la lettura, incessante, sterminata, che sento necessaria come il pane. Da qui l’esigenza poi di restituire almeno tracce dell’immenso immaginario percorso e del pensiero via via elaborato. Così fin dall’adolescenza scrivo, in poesia. Con tremore, sempre, per tutto ciò che inesorabilmente in poesia sfugge, ma anche con la felicità di dar corpo a qualcosa di estremamente volatile ma evocatore di senso, che preme per essere comunicato, e poterlo fare maneggiando la parola, piegandola alla necessità di grazia e ritmo del verso.

E sono grata alla vita che mi ha permesso di seguire questa forma privilegiata di conoscenza – del mondo e di me stessa – che è la poesia. 

 

2 ) Ci puoi parlare del tuo ultimo libro (o di un tuo lavoro recente che ti sta a cuore), indicando cosa lo ha ispirato, gli intenti, le motivazioni, le aspettative, le sensazioni?

Cita, eventualmente, qualche brano di critica che ha colto l’essenza del tuo libro e del tuo lavoro più in generale.

Particolarmente gradita sarebbe, inoltre, una tua breve nota personale sul libro (o sull’iniziativa artistica).

Qualche riga in cui ci parli del tuo rapporto più intimo con questa tua opera recente.

 

Ogni mia raccolta poetica è il risultato di una mia esigenza –diciamo pure caratteriale– che è il mio voler mai fermarmi, cercare ogni giorno nuove scene, dimensioni, nuove voci e luoghi dove rinascere. Ogni testo nasce non da un progetto, ma da occasioni fortuite, inaspettate. Sono incontri dal quotidiano che s’intrecciano con scene dell’immaginario, o anche oniriche, con incursioni nel mio passato, nella storia, nel mito, fino a spingersi negli spazi inaccessibili dell’altrove. Solo alla fine di ogni periodo di scrittura, quando lo avverto compiuto, accade che il libro si organizzi quasi in automatico, ed è per me facile collegare i testi in sezioni secondo un contiguo respiro tematico.

           E nei titoli dei miei libri resta la traccia delle varie tappe di una esplorazione ancora in moto, come in: Il versante vero; Porte/Doors; Curve di livello; Ciclica; Altri Segni, Altri Cerchi; Andare per salti.

Ecco, mi soffermo su quest’ultimo, pubblicato nel 2017 da ArcipelagoItaca come Premio per una Raccolta Inedita. Il libro riflette in pieno questa mia spinta a trascrivere una persistente inquietudine, divenuta più pressante per il rifiuto, credo ormai sentito da molti, della deriva del mondo fattosi sempre più estraneo – i suoi cardini spostati ormai sul profitto e sulla ipertecnologia– un mondo indifferente, non solidale, miope verso il futuro, che lentamente ci sottrae umanità, l’incontro vero, oltre che gli spazi naturali di vivibilità. 

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PREMIO INTERNAZIONALE GRADIVA NEW YORK (2017)

 

Gradiva image 2stony

STATE UNIVERSITY OF NEW YORK @ STONY BROOK

V EDIZIONE DEL PREMIO INTERNAZIONALE GRADIVA NEW YORK (2017)

La rivista GRADIVA bandisce la quinta edizione del Premio Internazionale Gradiva. Al Premio si concorre con un libro di poesia (preferibilmente non un’antologia) in lingua italiana, pubblicato fra gennaio 2016 – aprile 2017. Sono esclusi e-books e plaquettes. Sono altresì esclusi autori che siano membri della Direzione/Redazione di “Gradiva”. I libri partecipanti al Premio non saranno restituiti. Non è prevista alcuna quota di partecipazione. I partecipanti possono facoltativamente iscriversi, in forma di donazione spontanea, all’Associazione Gradiva International Poetry Society, Inc., presieduta da Luigi Fontanella, i cui intenti sono quelli di promuovere e diffondere la poesia italiana nei Paesi anglofoni. *

Al vincitore sarà assegnato un premio di $1000 (mille dollari), il rimborso delle spese di viaggio (unicamente relative al biglietto aereo in classe economica) e il pernottamento per due notti al Danford Marina Hotel. Una selezione del libro sarà tradotta in inglese e pubblicata in “Gradiva”.

Case editrici o singoli autori devono spedire una copia del loro libro ENTRO IL 30 APRILE 2017 (farà fede il timbro postale d’invio) a ciascuno dei membri della Giuria sotto elencati, con l’indicazione, su ogni copia, dell’indirizzo completo dell’Autore, telefono e email.

LUIGI FONTANELLA (Presidente), Dept. of European Languages and Literatures, Humanities Building, SUNY, 100 Nicolls Rd., Stony Brook, New York 11790, USA.

IRENE MARCHEGIANI, 303 Mountain Ridge Dr., Mt. Sinai, New York 11766, USA.

ALESSANDRA PAGANARDI, Corso Lodi 37, 20135 Milano, Italia.

ELIO PECORA, Via Paolo Barison 14, 00142 Roma, Italia.

MARIO SANTAGOSTINI, Via Stradella 2, 20129 Milano, Italia.

PASQUALE VERDICCHIO, Dept. of Literatures, 0410 UC San Diego, 9500 Gilman Dr., La Jolla, CA 92093-0410, USA

Segreteria: Irene Marchegiani; email: gradivasunysb@gmail.com

La Giuria selezionerà gradualmente i libri in concorso. Una successiva consultazione determinerà la cinquina finalista. Un’ultima votazione, determinerà il libro vincitore del Premio. La cerimonia di premiazione avrà luogo il 24 ottobre del 2017, presso il Poetry Center o il Center for Italian Studies della Stony Brook University e sarà preventivamente comunicata al vincitore, che è tenuto a presenziare alla cerimonia. Per informazioni: tel. 001-631-6327448 o 001-631-6327441 (martedì e giovedì); email: gradivasunsyb@gmail.com

La Giuria si riserva il diritto di non assegnare alcun premio, se ritenesse non meritorio il materiale valutato, senza per questo essere oggetto di reclamo o denuncia.

* Per l’associazione facoltativa alla non-profit Gradiva International Poetry effettuare bonifico come donazione spontanea, con spese bancarie a carico dell’ordinante, di €50 presso Banca Popolare di Milano, Ag. 240, c/c IBAN: IT50 I 05584 02800 000000010982, BIC: BPM iit MM240, intestato a Luigi Fontanella. Spedire la ricevuta scannerizzata via email, oppure via aerea all’indirizzo del Premio: Dept. of European Languages, Literatures, and Cultures, Humanities Building, Room 2126, SUNY, 100 Nicolls Rd., Stony Brook, New York 11790, USA.

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Gradiva – numero speciale

 

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In ottima compagnia, un mio testo di cronaca “sportivo-esistenziale” sul numero 50 di Gradiva.

È un numero speciale dedicato a: CINQUANTA POETI ITALIANI PER GRADIVA. Nel fascicolo, oltre ai testi dei vari autori, un editoriale del direttore Luigi Fontanella che percorre la storia della rivista.

* * * * *

Riporto qui sotto, per chi fosse interessato, alcune informazioni sulla rivista 

 

GRADIVA

International Journal of Italian Poetry

Editor-in-Chief: Luigi Fontanella ~ Associate Editor: Michael Palma

Quote di abbonamento: 2016 | 2017

«Gradiva» è una delle più longeve riviste di poesia italiana, dedicata in particolare allo studio e alla diffusione della poesia contemporanea. Rivolta a un pubblico internazionale, pubblica testi sia di poeti italiani (con o senza traduzione in inglese) che di poeti stranieri di origine italiana, saggi, note, traduzioni, recensioni e interviste. Oltre a sezioni dedicate a testi inediti e interventi critici, comprende rubriche specifiche curate da singoli studiosi e poeti. Arricchisce la rivista una «Fototeca», archivio fotografico che documenta i principali eventi della poesia italiana, passata e presente.

«Gradiva» is one of the oldest journals of Italian poetry, and is particularly devoted to the study and promotion of contemporary literature. Addressed to an international audience, it publishes texts by Italian poets (with or without accompanying English translations), or of Italian descent, as well as essays, notes, translations, reviews, and interviews. Beyond its regular sections, with original poems and critical contributions, it includes special sections developed by scholars and poets. Among the latest features of the journal is a «Fototeca», a photographic archive documenting the most important events of the Italian poetical scene.

Da questo fascicolo in poi la rivista «Gradiva» è pubblicata dalla casa editrice Leo S. Olschki in Firenze. Dopo questo numero, per ora ancora doppio, la rivista uscirà con cadenza semestrale. Sono molto grato a Daniele Olschki per aver accettato di pubblicare «Gradiva» che, nata nel lontano 1976, ha ormai alle spalle ben trentasette anni di vita, quasi un record per un periodico dedicato esclusivamente alla poesia e alla poetologia italiana. Questa novità trascina con sé anche un significato intensamente paradigmatico: quello di far ‘ritornare’ la nostra rivista al suo alveo materno, pur continuando a mantenere il carattere transnazionale che le è proprio. È, di fatto, a Firenze, con il suo amato/odiato concittadino Dante, che la poesia italiana trova il primo vero iniziatore, senza con questo voler disconoscere la rilevanza storica della Scuola Siciliana e di tanti altri importanti poeti toscani e non toscani che operarono prima e durante la grande stagione dantesca. Questo ritorno alle origini non è, dunque, senza un suo valore fortemente simbolico, che fra l’altro richiama alla mente due versi straordinariamente profetici di Hölderlin: «Difficilmente il suo luogo / abbandona ciò che abita vicino all’origine».
Luigi Fontanella, Premessa al volume 43/44

Prospetto illustrativo


Indicizzata da:
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Ultimo fascicolo pubblicato • Last published issue
2016/2 n. 50


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