Sono molto lieto che il mio racconto NOMI CONCRETI E NOMI ASTRATTI sia stato pubblicato nelle pagine de “la Repubblica” di Parma proprio oggi, 25 Aprile, anniversario della Liberazione.
Il racconto, pur partendo da un’ambientazione in apparenza distante, la scuola, ha in realtà proprio l’intento di sottolineare l’importanza della libertà, di pensiero, di scelta, di opinione.
E, a fianco, intimamente connesso ed essenziale, il diritto di chiunque, a prescindere da qualsiasi connotazione individuale, a essere se stessa o se stesso.
Ringrazio Tito Pioli e Lucia de Ioanna per la selezione e la cura con cui il racconto è stato proposto.